Si conclude l’esperienza LocalFEST Grazie a chi lo ha sempre sostenuto

Si è conclusa l’esperienza di collaborazione tra il Comune di Bondeno e il Gruppo Lumi in merito all’organizzazione della Fiera di giugno – festa patronale di San Giovanni Battista: la prossima edizione vedrà coinvolte nuove realtà. Per volontà di entrambe le parti è terminata anticipatamente la partecipazione alla gestione della manifestazione.

È intento del Gruppo Lumi ringraziare tutta l’amministrazione comunale e le forze dell’ordine con il relativo personale per il lavoro svolto insieme a partire dal 2011, e rendere merito ai partner e ai vari sostenitori che in più modi hanno appoggiato e creduto nel piano LocalFEST.

L’evento aveva una linea progettuale legata al territorio; accostare la moderna denominazione “LocalFEST” alla tradizionale dicitura “Fiera di Giugno” significava accogliere la sfida di risvegliare l’orgoglio di essere bondenesi! Voleva dire dare impulso al carattere nostrano di questa fiera dentro e fuori dai confini territoriali; una fiera che fosse espressione della nostra identità e della voglia di vivere la piazza.

La kermesse al suo esordio (2011) celebrò un avvenimento importante per la comunità matildea: il riconoscimento del titolo di Città per il Comune da parte del Presidente della Repubblica. Tema conduttore della prima edizione fu l’acqua declinato attraverso eventi culturali, attività di approfondimento e suggestivi spettacoli come quello, presentato per la prima volta, delle Fontane Danzanti. Si volle inoltre reintrodurre il rito religioso della processione del Santo Patrono, con la benedizione delle acque e dei frutti della terra: idea accolta con entusiasmo da don Marcello Vincenzi e don Andrea Pesci, per cui fino all’estate scorsa il San Giovanni Battista ha sfilato per le vie del centro in affezionati cortei.

Nel 2012, forzati a un triste posticipo dalle scosse sismiche, LocalFEST fu dedicato al tema della Ricostruzione, della ripartenza, di un nuovo inizio, facendosi interprete del sentimento che accomunava i tanti paesi terremotati più prossimi.


Nel 2013 si approfondì il 550° anniversario della Prima stampa a caratteri mobili in Italia, riconosciuta proprio a Bondeno nel 1463: a questa data si fa infatti risalire un frammento letterario di tema religioso rinvenuto appunto in loco.


Nel 2014 la festa assunse il tema culturale dell’Archeologia, in occasione dell’apertura degli scavi della Terramara di Pilastri, con importanti momenti d’incontro nazionale.


Nel 2015 il filo conduttore fu invece l’anniversario dei 900 anni dalla morte di Matilde di Canossa, figura storica legata al nostro territorio, oggetto di mostre e convegni.


Nel 2016 il fulcro dei festeggiamenti fu l’Orlando Furioso, dati i 500 anni dalla stesura dell’opera di Ariosto, stampata in prima battuta proprio a Bondeno.


Nel 2017 LocalFEST ha avuto come tema conduttore D.E.C.O., la Denominazione Comunale di Origine, con l’approvazione di un particolare disciplinare di produzione del pomodoro per promuovere la sostenibilità economica e ambientale. Con lo stesso principio di portare innovazione nella tradizione, è stato presentato un nuovo tipo di biscotto – artigianale e industriale – realizzato con le materie prime di aziende della zona.


Nel 2018 si è toccato il tema del lavoro a quello dell’enogastronomia. Tra le varie ricordiamo la solenne inaugurazione del manufatto industriale della gru dello zuccherificio, simbolo della storia economica e sociale del nostro paese, restaurata da imprenditori e volontari locali e il vino, altra immagine che identifica il nostro territorio ricco di interessanti spunti anche in termini archeologici.
LocalFEST ha ottenuto due medaglie di rappresentanza da parte del Presidente della Repubblica, in quanto iniziativa ritenuta di particolare interesse culturale: oltre a potenziare l’area espositiva, si amplificò infatti l’attività di animazione e si diedero contenuti tematici e d’istruzione.

Il bilancio di questa esperienza, fa emergere una immagine: il mio aggirarmi nella piazza, a piedi, in bici, sul furgone… per capire quali fossero le scelte migliori in merito alla disposizione degli stand; per valutare come valorizzare ogni angolo del centro; per pianificare il programma delle serate così da offrire attrazioni variegate e adatte ai cittadini di ogni età. Abbiamo voluto promuovere l’associazionismo e provare a destare il desiderio di coinvolgimento: un anno ho visto raccogliere firme per impedire la chiusura al traffico di alcune vie; l’anno successivo qualcuno invece per l’esigenza opposta ha raccolto firme per dare l’opportunità di aumentare gli spazi a favore di attrazioni e proposte d’intrattenimento… Immagini opposte di un territorio che forse è fatto così: tanto potenziale che se attivato può fare grandi cose a godimento di tutti, oppure tanto potenziale sprecato!
Non smettiamo di credere nell’importanza di promuovere la voglia di ritrovarsi, di condividere e di entrare in relazione, perché ognuno di noi ne ha bisogno. Cooperando sempre, ciascuno con le proprie caratteristiche. Questo hanno fatto le associazioni che negli ultimi otto anni si sono spese gratuitamente per rendere il centro cittadino una grande festa sostenibile, appetibile a tutti.

di Gabriele Manservisi